Nell’ultimo decennio, la Cambogia ha registrato numerosi progressi realizzati in campo agricolo, ma il forte aumento della popolazione e l’esposizione a calamità naturali ha messo fortemente in pericolo la sicurezza alimentare del Paese. Secondo l’ultimo rapporto FAO, la popolazione rurale in situazione di povertà, costituita in maggioranza da donne, è la più vulnerabile all’impatto del cambiamento climatico, a causa di capacità di gestione e produzione autonoma limitate, ma anche dell’interferenza di animali e pesti provenienti da oltreconfine, tra cui il Virus Mosaico della Manioca nel 2015, il Bruco Legionario d’Autunno nel 2019 e la Peste Suina Africana (ASF) nel 2019. Nel villaggio di Tropangpring, a sud del paese, nella provincia di Kampot, presso il Vicariato di Phnom-Pen, si trova la fattoria Phnom Vor, dove vengono coltivati su base comunitaria non solo mais e riso, ma anche albero del pane, rafano, frutto del drago e mango, mentre un grande stagno garantisce la riserva d’acqua.
Un piccolo angolo di paradiso dove il COPE, in supporto al Dipartimento di Agronomia dell’Istituto di Saint Paul del Vicariato di Phnom-Pen, unico centro di formazione superiore di agricoltura e allevato nel sud del paese, ha promosso la creazione di una “fattoria didattica”, un centro formativo agricolo orientato su base comunitaria per il rafforzamento della produttività, e quindi della sicurezza alimentare delle popolazioni locali. I programmi della fattoria didattica spaziano dal potenziamento dell’allevamento di bovine da latte e la promozione della commercializzazione del latte vaccino nella regione, alla realizzazione di studi agrotecnici e la selezione di nuove culture alla creazione di attività generatrici di reddito per la produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli, potenziando inoltre l’offerta formativa dell’Istituto San Paul mediante l’invio di esperti agronomi e veterinari italiani per erogare corsi di aggiornamento e seminari tematici per docenti e studenti. Beneficiari individuati saranno gli studenti dell’Istituto di St. Paul, molti dei quali esperti di medicina veterinaria, allevamento, lavorazione del latte vaccino. Gli studenti, che spesso frequentano la fattoria di Phnom Vor, potranno condividere con la popolazione locale le loro competenze e conoscenze, in aggiunta all’esperienza maturata nel settore agricolo. Anche lo staff ed i volontari che lavorano nella fattoria di Phnom Vor beneficeranno delle attività del progetto, accrescendo le loro conoscenze agricole ed in particolar modo sulla lavorazione e produzione del latte vaccino. Indirettamente, il progetto è anche indirizzato alle famiglie povere e disagiate, le donne vedove, le persone più vulnerabili che vivono nei dintorni di Phnom Vor e di quelle del Vicariato di Phnom Penh. In particolare, è fondamentale sensibilizzare la popolazione locale sull’importanza di bere latte di vacca, coinvolgendoli anche nell’allevamento del bestiame, e nei processi di produzione e vendita del latte prodotto. L’intervento si promette, inizialemente per 2 anni e con possibilità di proroga, di rafforzare le capacità di produzione, diversificazione e commercializzazione delle comunità locali per garantirne una sicurezza alimentare solida e resiliente al cambiamento climatico e un futuro meno incerto. Inoltre, si prevede anche la progettazione di attività legate all'Ecoturismo come fase di sviluppo successiva del progetto finanziato dalla Conferenza Episcopale Siciliana(Ufficio di Cooperazione missionaria tra le Chiese). Cartina della Cambogia con in evidenza la provincia di Kampot (sud del paese).