ATSIKA JIABY - TUTTI INSIEME per una scuola inclusiva ad Ambanja, in Madagascar (fondi 8x1000 Chiesa valdese)

Esiste un forte legame tra povertà e disabilità in Madagascar. Con il 75% della popolazione sotto la soglia di povertà (1,9$/giorno), il Madagascar è uno dei Paesi più poveri al mondo con conseguenze importanti che evidenziano carenze sanitarie, malnutrizione, malattie e fattori ambientali, che possono accrescere il rischio di sviluppare disabilità, specialmente nell’infanzia. Se consideriamo la situazione delle persone con disabilità, essi vivono di redditi precari, insufficienti per sostenere le cure, vittime di ostacoli ambientali e istituzionali, stigmi e discriminazioni religiose che ne impediscono una reale inclusione nella vita socio-economica del Paese, dove la presenza di persone con disabilità si stima tra il 7,5% (MSANP) e il 15% (OMS). Solo 1 bambino con disabilità su 10 è scolarizzato (UNICEF).

Ad Ambanja non si dispone di dati ufficiali sulla disabilità (casistica, tipo, età, genere, etc.) né di servizi specializzati per la diagnosi e l’accompagnamento. Fino al 2019 esisteva una classe differenziale unica di 15 bambini con disabilità di 5-11 anni. Oggi, ogni scuola della città può scegliere se accogliere o meno bambini con disabilità purché sia lieve;i bambini con disabilità grave sono esclusi dal diritto all’istruzione e sono totalmente affidati alle famiglie. Insegnanti e famiglie devono quindi affrontare bisogni specifici ai quali i servizi del territorio non riescono a dare risposta,

Il progetto ATSIKA JIABY - TUTTI INSIEME per una scuola inclusiva ad Ambanja, in Madagascar, sostenuto parzialmente dai fondi  8x1000 della Chiesa Valdese, intende ridurre l’emarginazione delle persone con disabilità in Madagascar , attraverso l’inclusione sociale e scolastica dei minori con disabilità tra i 3 e gli 11 anni nella città di Ambanja, con i seguenti risultati da raggiungere:

  • incrementare l’accesso all’istruzione,
  • sensibilizzazione della comunità ,
  • potenziamento del coordinamento tra società civile e istituzioni locali

I partner operativi del progetto sono:

  • AFHM-Associazione delle donne con disabilità del Madagascar, (Begavo, Ambanja);
  • AHSA- Associazione delle persone con disabilità solidali di Ambanja;
  • Centro polifunzionale “Mangafaly”,
  • Scuola privata “La Victoire du Sambirano”
  • E le istituzioni locali (Distrietto di Ambanja, scuola pubblica primaria “Annexe Ankatafahely”, Comune di Ambanja, CISCO- Circoscrizione scolastica di Ambanja, SDPPSPF- Servizi distrettuali della Popolazione, della Protezione Sociale e la Promozione della donna);
  • CINAP - Centro per l'Inclusione Attiva e Partecipata dell’Università di Catania

I beneficiari diretti saranno in totale 1.420 tra cui minori di 3-11 anni di 3 scuole target, 10% con disabilità, 53% bambine, 30%<5 anni; oltre a 30 adulti formati che partecipano attivamente alle azioni   (15 insegnanti, 3 direttori, 4 rappresentanti autorità locali e 8 membri delle OSC, 6% con disabilità, 70% donne) e infine 1200 beneficiari della campagna di sensibilizzazione a cura del COPE Madagascar (audience radio e partecipanti evento inclusivo). Indirettamente, verranno coinvolte circa 2.351 persone tra familiari dei minori partecipanti e gli utenti delle scuole target.

E’ prevista una campagna di sensibilizzazione per promuovere l’inclusività e un evento conclusivo in uno spazio completamente accessibile a persona con disabilità che sarà a carico del COPE.

Un importante step del progetto è rappresentato dall’istituzione di un Tavolo tematico tra Istituzioni locali e società civile per la promozione delle pari opportunità per le persone con disabilità.

Il gruppo ha espresso la volontà di costituirsi in un Tavolo tematico che si riunirà a cadenza trimestrale, per il raggiungimento di diversi risultati come il PROTOCOLLO DI AZIONE per la promozione delle pari opportunità per le persone con disabilità, con un focus aggiuntivo sull’infanzia.

Necessaria risulta essere la mappatura della disabilità ad Ambanja e delle barriere architettoniche nell’accesso ai servizi pubblici: un esperto con alta familiarità del quadro tecnico e giuridico condurrà uno studio articolato in quattro fasi, l’eventuale diagnostico effettuato dal progetto potrà essere inserito nei piani pubblici di sviluppo urbano già in programma.

 

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