Speciale Natale
Quest’anno, scegli di regalare la solidarietà con Co.P.E! Esistono tanti modi per regalare un sorriso a persone vicine e lontane facendo una scelta etica: scopri cosa puoi fare tu per questo Natale, sostenendo i progetti del Co.P.E. in Africa e America Latina. Se fai parte di un’azienda e vuoi fare una scelta responsabile, destinandoci una parte del tuo budget natalizio, visita la nostra pagina dedicata cliccando qui.  

Per un albero non convenzionale, scegli l’artigianato dal mondo Co.P.E.

Sfoglia il catalogo online:
  Adotta un progetto! Fai una donazione e scegli di intervenire in modo concreto:
  • 20 €: 2 kit scolastici per 2 bambini di 5 anni - Madagascar
  • 50 €: 1 semina di riso per gli orti dell’associazione locale di donne - Guinea Bissau
  • 150 €: 1 retta scolastica annuale per 2 bambini - Madagascar
  • 300 €: 1 anno di sostegno a distanza di 1 bambino con HIV - Tanzania
  • 500 €: attrezzature mediche sala parto e pediatria -Tanzania
  • 1000 €: contributo per 1 pozzo - Guinea Bissau
  • Scegli tu l’importo: decideremo insieme la destinazione specifica
  Attraverso il tuo gesto potrai sostenere la Campagna di Advocacy  e Raccolta Fondi “Iniziamo dal… N.O.I.” – Non Osservare Immobile! Per costruire insieme Comunità solidali. Sceglierai così di contribuire ai nostri ambiti di azione: -           Diritto alla salute e al Cibo -           Tutela dell’Infanzia -           Empowerment Femminile Unisciti alle tante, generosissime persone che hanno scelto di allargare la rete della solidarietà! Dona ora online per sostenere una delle nostre campagne oppure fai una donazione: CONTO CORRENTE BANCARIO intestato a CO.P.E.-  BANCA POPOLARE ETICA IBAN: IT34G0501804600000011351483 Dona ora
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Speciale Natale Imprese

IMPRESE per il CO.P.E. – NATALE 2018

La tua scelta responsabile a Natale diventa speciale! Ti proponiamo varie soluzioni, per fare gli AUGURI ai tuoi collaboratori, clienti, fornitori in modo DIVERSO! Un piccolo gesto, insieme, diventa azione verso il cambiamento!   REGALI SOLIDALI  
  • Cartoline e Biglietti Augurali - completi di busta e personalizzabili
  • Calendari e Planner da tavolo - per organizzare al meglio le giornate in ogni momento dell’anno.
  • Volontariato – regala il tuo tempo: ti coinvolgeremo nelle attività di volontariato all’interno delle nostre iniziative di solidarietà e sensibilizzazione.
 
  DONAZIONE A SOSTEGNO DEI PROGETTI   Adotta un progetto! Fai una donazione e scegli di intervenire in modo concreto:  
  • 20 €: 2 kit scolastici per 2 bambini di 5 anni - Madagascar
  • 50 €: 1 semina di riso per gli orti dell’associazione locale di donne - Guinea Bissau
  • 150 €: 1 retta scolastica annuale per 2 bambini - Madagascar
  • 300 €: 1 anno di sostegno a distanza di 1 bambino con HIV - Tanzania
  • 500 €: attrezzature mediche sala parto e pediatria -Tanzania
  • 1000 €: contributo per 1 pozzo - Guinea Bissau
  • Scegli tu l’importo: decideremo insieme la destinazione specifica
  Il tuo contributo può fare la differenza, affinché ogni persona possa godere dei diritti fondamentali e di una vita dignitosa!   Ed ecco a cosa ci impegniamo noi:
  • riceverai la lettera di auguri da inviare ai tuoi dipendenti, fornitori, clienti, per condividere con loro la tua scelta solidale;
  • sarai periodicamente aggiornato sull’andamento del progetto che hai deciso di aiutare e sui risultati ottenuti;
  • daremo visibilità al tuo gesto sul nostro Sito istituzionale (https://www.cope.it/) e sui nostri Social Network (https://www.facebook.com/cope.cooperazionepaesiemergenti)
  • se hai voglia di conoscere da vicino il progetto sostenuto, potrai visitarlo con il nostro supporto;
  • inoltre ti invieremo l’attestazione ai fini fiscali e se lo ritieni necessario possiamo aiutarti a valorizzare le tue scelte di Corporate Social Responsability.
Inoltre sulla base dei tuoi obiettivi e bisogni, possiamo personalizzare le nostre proposte e potrai scegliere l’area di intervento più vicina alla tua azienda.   Compila il modulo e contattaci oppure scrivi a raccoltafondi@cope.it [contact-form-7 id="1408" title="Modulo di contatto 1"]  
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L’ITALIA NON DIVENTI IL PAESE DEI LAGER - Lettera aperta al Presidente della Repubblica
Il CO.P.E. aderisce alla lettera aperta al Presidente della Repubblica di NAGA onlus (Associazione Volontaria di Assistenza Socio-Sanitaria e per i Diritti di Stranieri e Nomadi). L’ITALIA NON DIVENTI IL PAESE DEI LAGER Lettera aperta al Presidente della Repubblica Signor Presidente, Lo schema di decreto-legge proposto dal Ministero dell’Interno “in materia di rilascio di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario nonché in materia di protezione internazionale, immigrazione e di cittadinanza”, qualora approvato con i contenuti recentemente resi noti dalla stampa delinea un futuro e uno scenario inquietanti per il nostro Paese, ridisegnando i principi fondamentali dell’ordinamento giuridico e sociale e realizzando un processo di criminalizzazione dell’immigrazione e di istituzionalizzazione del razzismo; intendiamo metterne in rilievo nel seguito alcuni punti particolarmente gravi, che ci hanno indotto a rivolgerLe questo preoccupato ed accorato appello. Nel merito: Abolizione della prevalenza della protezione e della presunzione di non colpevolezza. Secondo la normativa attuale, l’istituto della protezione internazionale prevale su eventuali altri procedimenti in corso, ovvero, in accordo con le convenzioni internazionali, si riconosce la necessità di tutelare in primis le persone da eventuali persecuzioni e gravi rischi per l’incolumità personale rispetto a ogni altro procedimento. Secondo lo schema di decreto, invece, il richiedente asilo che ha in corso un procedimento penale, quindi ad esempio anche solo un’indagine a seguito di denuncia, si vede sospendere il procedimento, e in attesa della conclusione del processo deve essere rimpatriato, mettendone così a rischio la vita; in caso di assoluzione deve di sua iniziativa ricorrere (rimanendo nel proprio paese) per far riaprire la procedura della richiesta d'asilo: sempre che sia sopravvissuto, s'intende. Viene cancellata così d’un colpo la presunzione di non colpevolezza prevista dalla nostra Costituzione, e con essa più di duecento anni di civiltà giuridica nonché la sostanza di trattati internazionali frutto di sanguinosi secoli di guerre. Negazione del principio del diritto universale alla difesa in giudizio. Secondo la Costituzione, il diritto alla difesa è fondamentale e garantito universalmente anche per chi è sprovvisto di risorse economiche tramite l’istituzione del patrocinio a spese dello Stato. Secondo lo schema di decreto, invece, se il ricorso sarà considerato “inammissibile o improcedibile” nessuna spesa sarà anticipata ai legali. Al di là di ogni considerazione in merito allo svilimento della professione legale sotteso alla previsione in questione (che giunge a sfiorare toni offensivi nella Relazione Illustrativa, lì ove si fa riferimento alla funzione di “responsabilizzazione” degli avvocati della previsione medesima), ci pare evidente che tale inopinata novità introduca un inammissibile deterrente al ricorso alla Giustizia, anzi un vero e proprio impedimento allo stesso per chi, anche in ragione della propria situazione di forzata irregolarità, versa per lo più in precarie condizioni economiche. Occorre inoltre sottolineare che ciò vale per TUTTI i procedimenti civili, contraddicendo la norma costituzionale e configurandosi di fatto come un attacco alla povertà che lede il principio di uguaglianza davanti alla legge: se non puoi permetterti un avvocato, il gratuito patrocinio ti spetta solo per cause vincenti, e in caso di esito dubbio sarà estremamente difficile trovare un difensore. Cancellazione della uguaglianza giuridica di tutte le cittadine e i cittadini. Secondo la normativa attuale, in accordo con la Costituzione, è possibile perdere la cittadinanza italiana solo per acquisirne un’altra o in seguito all'assunzione di uffici incompatibili con la fedeltà dovuta da ogni cittadino e cittadina alla Repubblica e alla Costituzione; chiunque in ogni caso può incorrere in potenza in una o entrambe le fattispecie. Lo schema di decreto crea invece una nuova categoria, quella dei “cittadini stranieri”, la cui partecipazione alla “cittadinanza” è meno tutelante e assoluta perché in fondo anche se cittadini italiani sono destinati a rimanere sempre “stranieri”, e potranno vedersi revocare la cittadinanza italiana (e quindi anche quell'insieme di diritti ed obblighi derivanti dall'appartenenza ad una comunità politica istituzionalizzata) per alcuni gravi reati per i quali non esiste analoga previsione quando si tratti di “veri italiani”. Indipendentemente dalla gravità dei reati commessi, si tratta di una rottura gravissima del principio di uguaglianza davanti alla legge che implica una concezione etnica dello status di cittadino e cittadina, e ci riconduce direttamente alla tristissima epoca delle leggi razziali, della cui approvazione ricorre proprio in questi giorni l’ottantesimo anniversario. Proliferazione di centri di detenzione amministrativa “straordinari” ed elusivi. In Italia la privazione della libertà personale è lecita solo nei casi e modi previsti dalla legge, ed è riservata ai luoghi deputati alla reclusione, soggetti a tutele e controllo democratico. Com’è noto, nella legislazione italiana è presente un tipo particolare di detenzione che interessa esclusivamente i cittadini stranieri, definita “amministrativa” in quanto non costituisce l’esito di una sanzione conseguente a un reato e che, pertanto, non è disposta al termine di un processo e non richiede una sentenza del giudice, ma pertiene alla giurisdizione amministrativa. In quanto tale, poiché formalmente non assimilabile all'applicazione di una sanzione detentiva, la detenzione amministrativa è sottratta alle garanzie previste dall'ordinamento penitenziario, e nella sua storia ventennale è stata oggetto di numerosi rapporti che ne hanno comprovato le condizioni degradanti per la dignità umana e lesive dei diritti fondamentali. Le modalità di trattenimento in detti centri, dei quali i Centri per il Rimpatrio istituiti dalla legge “Minniti-Orlando” nel 2017 rappresentano l’ultima trasformazione, sono valse all'Italia due condanne della Corte Europea per i Diritti Umani, in particolare per la negazione di fatto del diritto alla difesa e per l’assenza di modalità di riparazione certe in caso di errore. Il presente schema di decreto, oltre a dilatare il termine massimo di permanenza (da 90 a 180 giorni) all'interno dei CPR, prevede in alcuni casi l’applicazione della misura detentiva all'interno di qualsiasi “struttura idonea”: idonea a che cosa? Chi e come ne stabilisce l’idoneità? La potenziale moltiplicazione incontrollata di questi luoghi di detenzione e la loro conseguente elusività sia geografica che giuridica potrebbero ulteriormente ostacolare l’operato degli organismi di controllo giurisdizionale e far evaporare quelle seppur minime garanzie poste a rispetto della dignità umana dei trattenuti. Eliminazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari ed esclusione sociale La normativa vigente prevede che le Commissioni Territoriali e le Questure possano valutare, e di conseguenza disporre, il rilascio di un permesso per motivi umanitari, per la sussistenza di “gravi motivi di carattere umanitario” e di “seri motivi, in particolare di carattere umanitario o risultanti da obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano”. Nello schema di decreto questa possibilità è semplicemente eliminata; certo si riconosce l'esigenza di individuare e dotare di apposita copertura normativa ipotesi eccezionali di tutela dello straniero, e cioè, come indicato nell’allegata relazione illustrativa, condizioni di salute di eccezionale gravità e situazioni contingenti di calamità naturale nel Paese di origine che impediscono temporaneamente il rientro dello straniero in condizioni di sicurezza, ma tale tutela è riservata a casi la cui eccezionalità è ulteriormente sottolineata dalla previsione del permesso di soggiorno “con finalità premiale per il cittadino straniero che abbia compiuto atti di particolare valore civile". Si nega così qualunque possibilità di prendere in considerazione la ricchezza e le condizioni di fragilità che ogni singola persona porta con sé: chi oggi ha un permesso per motivi umanitari non potrà rinnovarlo e cadrà nell'irregolarità anche se ha casa e lavoro, e chi avrebbe potuto averlo non lo avrà. La stampa ha già diffuso i dati relativi all’ultimo trimestre e le proiezioni sugli esiti della politica dell’attuale Ministro dell’Interno, prevedendo un aumento esponenziale degli irregolari presenti sul territorio anziché la loro tante volte promessa diminuzione. Oltre a rendere evidente la contraddizione tra le finalità proclamate e quelle – squisitamente politiche – effettivamente perseguite, questa ulteriore restrizione delle già estremamente ridotte possibilità di soggiorno regolare non può che produrre una gravissima situazione di emergenza sociale. Ci limiteremo soltanto ad accennare, in questo contesto, ad altre misure destinate solo ad aggravare la condizione di esclusione sociale delle persone richiedenti asilo - dalla negazione dell’iscrizione anagrafica alla cancellazione delle misure per l’inclusione nella società italiana attraverso l’insegnamento della lingua, la formazione professionale e l’inserimento lavorativo - per sottolineare come l’impianto complessivo dello schema di decreto appaia non solo in contraddizione in più punti con la nostra Costituzione e i principi generali del diritto, ma teso a creare una condizione di grave frattura della solidarietà sociale. Credere di poter fronteggiare una situazione ormai fisiologica e strutturale con misure e strumenti emergenziali, aumentando l’uso della forza, incrementando il ricorso alla detenzione, promettendo invano l’impossibile rimpatrio di un esercito di più di mezzo milione di esseri umani trattati da nemici pubblici e spinti a una condizione di marginalità estrema, equivarrebbe a precipitare il Paese in una condizione nella quale non stenteremmo a ravvisare i presupposti che, troppo verosimilmente per i nostri valori democratici, darebbero luogo a spaccature che temiamo degenererebbero in situazioni insopportabilmente prossime a quelle di guerra sociale, se non civile. In conclusione, non Le chiediamo, signor Presidente, di venir meno al ruolo di imparziale arbitro che la Costituzione Le assegna, né di contrastare le politiche messe in atto da un Governo legittimamente costituito, ma al contrario di esercitare le Sue prerogative di garante della stessa Costituzione, dei principi di civiltà ai quali essa è ispirata e della convivenza civile. Le chiediamo di fare tutto quanto in Suo potere per impedire che un simile provvedimento arrivi ad avere forza di legge: rifiuti di concorrere a intaccare nel profondo la sostanza e la forma di una Costituzione pagata a carissimo prezzo col sangue di milioni di morti massacrati nella seconda guerra mondiale e nella guerra di liberazione partigiana. Siamo certi che i Padri e le Madri Costituenti e quanti combatterono per la libertà e la democrazia non avrebbero esitazioni nel porre la dignità e l’integrità di ciascun essere umano, quale che siano il colore della sua pelle e il luogo della sua nascita, ben al di sopra di meschini interessi di parte per quanto ammantati da supposte e mai dimostrate esigenze di sicurezza. Facciamo appello, signor Presidente, alla Sua indiscussa fedeltà alla Costituzione e alla Sua lungimiranza: non firmi il decreto, rifiuti di gettarci tutte e tutti in questo gravissimo pericolo. Sottoscrivono: (per adesioni scrivere nei commenti o a naga@naga.it) Associazione Naga onlus Adif - Associazioni Diritti e Frontiere Agenzia Stampa Pressenza Ambulatorio Medico Popolare Antenne Migranti di Bolzano Antigone ANPI Sez. ATM Milano Archivio delle memorie migranti Arcigay Associazione ADL a Zavidovici ONLUS Associazione 21 luglio Associazione Crea Associazione Culturale Villa Pallavicini Associazione di Promozione Sociale Todo Cambia Associazione Dimensioni diverse Onlus Associazione Energia felice Associazione Il giardino degli aromi Associazione Il grande colibrí - essere LGBT nel mondo Associazione Left Lab Genova Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica Associazione No Walls Associazione On the Road Onlus Associazione Optì Pobà Associazione Villa Amantea ASSPI - Associazione per lo Sviluppo del Sistema di Protezione Internazionale Borderline Sicilia Cambio Passo APS-ONLUS Camera del lavoro metropolitana Milano Campagna nazionale LasciateCiEntrare Casa di Betania ONLUS CGIL Lombardia CIPSI - Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale Circolo Lato B Milano Coalizione Civica per Padova Collettiv* Ambrosia Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute onlus Comitato senza Confini Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos Como senza frontiere Consorzio Sol.Co Città Aperta Convergenza delle Culture Milano Cooperativa Il Pugno Aperto Cooperativa impresa sociale Ruah Cooperativa Sociale Ezio COPE - Cooperazione Paesi Emergenti COSPE Onlus Costituzione Beni Comuni Diem25 Milano FIOM CGIL Milano Fondazione Finanza Etica Forum Cittadini del Mondo Grosseto Forum Nazionale per Cambiare l'Ordine delle Cose GAS Martesana Hayat Onlus Il Melograno Laudato si’ Lezioni al campo - Lecco Link-Coordinamento Universitario Memoria Antifascista Milano in Comune Nessuna persona è illegale Osservatorio solidarietà - Carta di Milano Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea People before borders Possibile Potere al Popolo Varese territoriale Progetto Diritti onlus Progetto Integrazione Progetto Rebeldìa Pisa Progetto Sprar "Il Sestante" Radicali Italiani Rete della Conoscenza Rete delle Città in Comune Rimake Sharazade cultura e spettacolo senza frontiere Sinistra Italiana Un'altra storia Varese Unione degli Studenti ZaLab Zona 8 Solidale Milano Nuove adesioni arrivate 17/9/2019 Realtà: Arcigay Strambopoli Taranto Associazione Carcere e Territorio Onlus - Brescia Associazione LAICITALIA Associazione di Promozione Sociale "Fabrizio Casavola" Associazione ViaPadovaViva Circolo Legambiente Crescenzago City Art Como senza frontiere Hermes Academy Onlus La Città del Sole Amici del Parco Trotter onlus Osservatorio Migranti Verona - Cub Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti Sono Musica Teatro Officina Tempo per l'Infanzia ANPI PARIGI Associazione Il Cerchio Dalla Libia A Via Libia Associazione ASAHI Associazione viapadovaviva Bebo Storti Centro immigrazione Asilo e Cooperazione di Parma Circolo Culturale TBIGL+ "Alessandro Rizzo Lari" City Art Elena Franchi GUS Gruppo Umana Solidarietà La Città del Sole Amici del Parco Trotter onlus Le Donne in Nero di Varese Milano in Movimento Minori Stranieri Non Accompagnati Blog Sono Musica St. Ambroeus Teatro Officina Singoli: Angela Marchisio - Presidente dell'associazione Nowalls Anna Foa Bettina Foa Daniela Mariani Elly Schlein Francesco Lucat Marco De Luca Stefania Sinigaglia- Cooperante cooperazione internazionale Silvia Rossini Francesca Ferranti Gianluca Ragusa Giovanna vaccaro Lucio Barone Matteo villa Nuove adesioni 18/9/2018 Realtà: Associazione Carcere e Territorio Onlus - Brescia Associazione di Promozione Sociale Meticcia Comitato Antirazzista Durban Italia Comitato Lombardo Antifascista L'Altra Europa con Tsipras Redazione nazionale dell'Osservatorio Democratico sulle nuove destre Sì Toscana a Sinistra Singoli: Eliana Barducci Giancarlo Pavesi Incerti Gianluca Ragusa Silva Cigliani Valentina Paciullo Nuove adesioni 19/9/2018 Realtà: ACAT Italia (Azione dei cristiani per l'abolizione della tortura Associazione Cittadini del Mondo Coordinamento per la Democrazia Costituzionale del Municipio 4 di Milano GUS Gruppo Umana Solidarietà Singoli: Aurora d'Antonio Francesco Lucat Adesioni 24/09/2018 Realtà: Cooperativa Caracol, Marghera SPRAR del comune del Comune di Chiesanuova Singoli: Agnese Dolcher Alessandro Luparello Cecilia Valdesalici e Andrea Bianchi, Cesena Ezio Rossi, Giusepppe nocentini Laura Finardi Maria Lucrezia Rodinò Marina Gamberini Adesioni 25/9/2018 Realtà: Liberi e Uguali di Vicenza. Cooperativa Babel Onlus Coordinamento Per La Democrazia Costituzionale - Municipio 4 – Milano COPE - Cooperazione Paesi Emergenti Rescogita Singoli: Adriano Romano Anelli Mancanti Anna Compagnoni Benedetta Manfriani Edward Lynch Federico Carazzolo Giampiero Filotico Giulia Tagliaferri Ilaria Izzo Luigi Galloni Monica Cristina Massola Roberta Radich Silvia Cappelli Serafina Petrozzi
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Nuova Vacancy 2019: Grant manager Tanzania-Nambehe-Centro agricolo
Stiamo cercando un Capo Progetto per il  Centro di formazione agricola a Nambehe, Tanzania. Per conoscere i requisiti richiesti ed inviare la tua candidatura consulta il link in descrizione. Ruolo: Capo Progetto / OLP La posizione riferisce a: Desk Ufficio Progetti Italia La posizione affianca: Direttrice locale Cras. La posizione coordina:  Volontari in Sevizio Civile.

Clicca qui per visualizzare la vacancy

 
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Bilanci Sociali

BILANCI SOCIALI

Clicca sotto per dare un'occhiata ai nostri bilanci sociali e saperne di più sull'impatto del CO.P.E. nel mondo!   BILANCIO SOCIALE 2018 BILANCIO SOCIALE 2017
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Stipsy King & Sbada Clown sostengono il COPE
Come ogni anno, arriva Giugno e arriva la festa del CO.P.E.! Quest'anno abbiamo due buoni motivi per farla: festeggiare i nostri 35 anni di fondazione e raccogliere fondi per ricomprare le attrezzature rubate a Maggio e riparare i danni! Venite alla festa e sosteneteci, trascorrendo una bella serata estiva in nostra compagnia e con gli artisti che hanno sposato la nostra causa! Programma Festa Solidale del COPE : ore 20:00 - esibizione degli Sbada Clown per i più piccini; ore 22:00 - Concerto degli Stispy King. Troverete inoltre il Mercatino con l'artigianato proveniente dalla nostra Cooperativa MKOMANILE CRAFT presente in Tanzania e molto altro ancora! Food&Drinks ! Ingresso libero. VI ASPETTIAMO NUMEROSI !
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Master ICT for Development and Social Good
COMUNICATO STAMPA   20 giugno 2018 ore 18 presentazione del Master ICT for Development and Social Good, il primo Master universitario in Italia incentrato sull’applicazione delle tecnologie digitali ai progetti sociali e di cooperazione allo sviluppo.   In che modo le tecnologie digitali possono essere applicate per affrontare le grandi sfide sociali e ambientali del nostro tempo?   Questo il tema centrale del nuovo Master specialistico ideato e realizzato dall’Università di Torino, in collaborazione con il network Ong 2.0 e con il sostegno dell’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo, che indaga in dettaglio le straordinarie potenzialità (e i rischi) dell’applicazione delle Information and Communication Technologies (ICT) ai progetti di sviluppo in ambito agricolo, sanitario, nella lotta alla povertà e nella difesa dei diritti umani. Obiettivo: creare figure manageriali capaci di utilizzare al meglio gli strumenti digitali per potenziare efficacia ed efficienza dei programmi sociali.   Il Master si svolge nella doppia formula live online e residenziale, con docenti internazionali ed esperti di agenzie di sviluppo di altissimo livello, ed è fortemente incentrato sulla metodologia learning by doing, prevedendo un’ampia gamma di esercitazioni applicative, case studies, crash courses (corsi intensivi) realizzati in collaborazione con aziende del settore, che puntano a sviluppare le competenze pratiche dei partecipanti.   Dalle nuove metodologie per il project management e l'innovazione sociale, alle ICT per la raccolta e visualizzazione dei dati nei programmi di sviluppo. Dalle applicazioni mobili funzionanti anche off line per lavorare nei paesi del Global South fino ai nuovi trend nel campo dello sviluppo come l'uso della blockchain, senza trascurare l’importanza della sicurezza delle informazioni e le implicazioni future dell'intelligenza artificiale: i temi affrontati nel Master offrono una panoramica completa delle sfide di questo settore.   Per saperne di più e per conoscere programmi e docenti, si terrà il 20 Giugno 2018 dalle ore 18 alle ore 19,30 un webinar pubblico, seminario online in diretta live (in lingua inglese). Ospiti del Webinar di presentazione: Emilio Ciarlo, Responsabile Relazioni Istituzionali e Comunicazione presso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Egidio Dansero, Professore ordinario presso l’Università degli Studi di Torino e membro del Comitato Scientifico del Master. Cristina Bonino, Presidente e Amministratore delegato di Consoft Sistemi S.p.a. e membro del Comitato Scientifico del Master. Paola Fava, co-fondatrice di Gnucoop, project manager per UNHCR, docente del Master per il modulo “ICT for Health”. Ron Salaj, Tutor e coordinatore delle attività del Master per Ong2.0. Per partecipare al webinar di presentazione: http://bit.ly/MasterPresentation Il Master ICT for Development and Social Good, è stato ideato e realizzato dall’Università di Torino in collaborazione con il network Ong 2.0, con la consulenza tecnica e scientifica di Consoft Sistemi, e con il sostegno dell’Agenzia Italiana di cooperazione allo sviluppo e di Compagnia di San Paolo, all’interno del progetto Digital transformation per lo Sviluppo sostenibile (AID 011487) realizzato da CISV onlus con un’ampia cordata di partners, ong, aziende del settore ed enti di ricerca::  ACCRI, ADP, ASPEm, AST, Celim,  CoCoPa, COMI, COPE, COSPE, CVCS, CVCS, CVM, Fondazione Politecnico Milano LVIA, OSM, OSVIC, Progetto Mondo MLAL, SAA- School of Management, WeMake s.r.l.,  Clicca QUI per visionare il volantino!
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Oggetto: Comunicato riguardo il furto subìto dal CO.P.E. la notte del 29 Maggio 2018.
  Agli organi di stampa Loro sedi 29/05/2018     Alle due di notte del 29 Maggio, la sede operativa del CO.P.E.-Cooperazione Paesi Emergenti in Via dei Crociferi n. 38 a Catania, è stata oggetto di furto da parte di qualche malvivente che, oltre aver divelto la porta posta al secondo piano della struttura, ha portato via 6 computer portatili e qualche decina di euro. I ladri si sono introdotti nei nostri uffici da una finestra laterale che da su via Crociferi ma non appartiene alla facciata principale. Le indagini per individuare i responsabili sono in corso da ieri mattina e confidiamo nelle riprese delle telecamere di sorveglianza della CGIL, messe subito a disposizione degli inquirenti, che possano dare un volto a questi ladri. La sede, che ci ospita da decenni e di proprietà della Diocesi, è stata messa a soqquadro e le pareti imbrattate. I danni sono molteplici, innanzitutto economici: oltre al valore di porte e finestre divelte, e i pc rubati, i danni si stimano per almeno 5.000 €, che per associazioni come la nostra, sono difficili da digerire e da recuperare. Ci sono poi i danni immateriali, chiamiamoli pure “morali” che hanno però dei risvolti pratici nella nostra vita e nel nostro lavoro! Oltre al sentimento di rabbia e timore per la violazione della sede che lo staff, i volontari, i consiglieri e i soci da sempre consideriamo come la nostra seconda casa, c’è la consapevolezza di ciò che abbiamo perso e forse in parte recupereremo: il nostro lavoro e il nostro impegno! In quei pc c’erano documenti ufficiali, relazioni, progetti, mesi interi di lavoro e tanto altro ancora, che sarà difficile ripristinare e ricostruire nonostante i back up dei dati informatici fatti. Tutto questo ci rallenta indubbiamente, ma non ci ferma! Anche ieri siamo stati qui a sistemare, ripulire, ripristinare ciò che possiamo nel più breve tempo possibile. Non sarà facile e immediato il recupero, ma siamo in piedi da 35 anni e continueremo a camminare sulle nostre gambe! Facciamo appello alle forze dell’Ordine, alle Istituzioni, ai futuri amministratori di Catania e alla cittadinanza che possano cambiare le condizioni di sicurezza e convivenza di questa città; che possa tornare ad essere una città vivibile dove l’agire di ognuno di noi non venga fiaccato da episodi come questi che tanto isolati non sono. Il CO.P.E ringrazia la Polizia di Stato, gli amici della vicina CGIL che hanno subito dimostrato solidarietà e collaborazione e tutti coloro i quali hanno inviato messaggi di solidarietà e sostegno. Andiamo avanti!
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COPE: 35 ANNI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 1983 - 2018
Nessun testo alternativo automatico disponibile.

In occasione dei  35 anni di fondazione il CO.P.E organizza la Conferenza #ORIZZONTE MEDITERRANEOPERSONE, PERCORSI, PROSPETTIVE DI COOPERAZIONE che si terrà  venerdì 13 aprile alle ore 16.30 presso Palazzo dei Chierici, Piazza del Duomo 3, Catania. Durante la conferenza aperta al pubblico,organizzata con il Patrocinio del Comune di Catania, discuteremo con autorevoli relatori di università, associazioni e istituzioni nazionali temi importanti quali flussi migratori, cooperazione internazionale, corridoi umanitari e accoglienza dei minori stranieri. Inoltre, saranno presenti le istituzioni politiche locali, autorità religiose quali sua Eccellenza Mons. Gristina, Arcivescovo di Catania e  Mons Bressan, Arcivescovo emerito di Trento, oltre al Presidente della nostra Federazione FOCSIV-Volontari nel Mondo Gianfranco Cattai. Modererà il dott. Augusto Gamuzza e accoglierà il Presidente del CO.P.E. Michele Giongrandi.

Con il patrocinio del Centro Interdipartimentale di Ricerca per il Community University Engagement (CUrE)
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Da più di 35 anni ci impegniamo a cambiare il mondo al fianco delle popolazioni locali.
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CONTO CORRENTE intestato a CO.P.E. – COOPERAZIONE PAESI EMERGENTI
via Vittorio Emanuele 159 Catania

Presso BANCA ETICA
IBAN: IT34G0501804600000011351483
Dall’estero aggiungere il Codice Swift/BIC: CCRTIT2T84A
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