Nell'ambito della linea di finanziamento europea Erasmus +, il COPE è partecipa a DIAL, progetto che mira ad affrontare il problema della polarizzazione sociale, migliorando le competenze di dialogo e il senso di impegno degli adulti europei e le competenze degli educatori degli adulti nel promuovere il dialogo.
Il progetto promuove il dialogo come abilità di base per la vita, con la visione "dialogo per tutti", poiché il dialogo e le relative competenze non sono ugualmente accessibili a tutti.
Nei 24 mesi previsti, saranno implementate le seguenti attività:
- progettazione di un modello basato sulla ricerca per introdurre il dialogo e il suo adattamento nella vita quotidiana in 6 lingue;
- progettazione e sperimentazione di un modello di formazione e di corsi di formazione pilota per educatori di adulti e altri soggetti che promuovono il dialogo;
- attività di dialogo a bassa soglia tra i discenti per coinvolgerli e aiutarli ad acquisire nuove competenze;
- attività di apprendimento reciproco per formatori, altre parti interessate e partner;
Il progetto mira a raggiungere i seguenti risultati:
- Un numero sempre maggiore di europei ha le competenze e le opportunità per impegnarsi nel dialogo e ha un maggiore senso di impegno;
- Formatori, coordinatori e altri soggetti che lavorano nelle istituzioni educative hanno gli strumenti e una maggiore capacità di coinvolgere le persone nel dialogo in una varietà di contesti;
- Le abilità di dialogo sono meglio comprese come abilità di base per la vita, soprattutto per quanto riguarda gli studenti adulti.
Partner del progetto sono:
La disinformazione è un fenomeno in continua evoluzione che ha un alto potenziale di influenzare negativamente i processi democratici e i dibattiti sociali. Può influenzare, ad esempio, il dibattito democratico e l'espressione del voto, dato sulla base di alcune fake news che possono cambiare e modificare l'orientamento delle persone e far sì che gli elettori esprimano una preferenza con una volontà viziata da notizie false.
Il progetto FACT, finanziato dall'Unione Europea si svolgerà in Spagna, Portogallo, Ungheria, Grecia, Lituania, Romania, Finlandia, Polonia, Italia, in quanto Paesi dell'UE in cui i cittadini sono meno fiduciosi nella loro capacità di riconoscere le fake news (Flash Eurobarometro 464 - Fake news e disinformazione) e meno fiduciosi nel sistema politico dell'UE nel suo complesso (Eurobarometro 91,5 - 2019).
Dalle ricerche sopracitate, inoltre, l'età risulta essere un elemento cruciale per identificare le persone che hanno maggiori probabilità di essere persuase da fake news e meno propense a votare.
Il progetto ha quindi l'obiettivo di coinvolgere una platea variegata di beneficiari (per età, sesso, livello di istruzione) in attività direttamente collegate alle politiche dell'UE contro la disinformazione, consentendo ai giovani partecipanti di approfondire la loro conoscenza delle istituzioni e delle politiche dell'UE per renderli in grado di contribuire in prima persona a raggiungere quei cittadini non attivi nella partecipazione civica nella loro vita quotidiana, riducendo così l'influenza della disinformazione sulla vita democratica dell'UE basandosi sul debunking delle fake-news.
La durata prevista del progetto è di 24 mesi
Capofila è COPE, i Partner europei del progetto sono:
Il settore del turismo ricopre un ruolo significativo e crescente nella performance economica dell'UE. Contestualmente all’aumento dei viaggi nazionali brevi, le destinazioni lontane dal turismo di massa sono diventate più importanti. Le tendenze evidenziate sollevano la necessità di nuovi approcci.
Il primo di questi è il turismo sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale. E’ necessario che gli approcci ai progetti di turismo sostenibile su base comunitaria siano parte di una più ampia strategia di sviluppo della comunità e pianificati attentamente con i membri della comunità. Le destinazioni turistiche non di massa danno l'opportunità di diversi tipi di turismo, come l'agriturismo, l'ecoturismo, il geoturismo, il turismo rurale, il turismo responsabile e il turismo di interesse speciale. Tutti questi sono un buon presupposto per supportare le comunità locali e l'ambiente, mentre si sostiene anche un turismo neutrale dal punto di vista climatico.
Il turismo sostenibile è per lo più gestito da imprese familiari o microimprese, che hanno una buona esperienza nella loro attività turistica tradizionale ma hanno bisogno di ulteriori abilità e competenze sulla diffusione dei loro servizi attraverso l'approccio del turismo circolare basato sulla comunità.
Sulla base delle esigenze emerse, il progetto RE-CONNECT ha identificato una chiara necessità di accelerare lo sviluppo di competenze e abilità del turismo basato sulla comunità in destinazioni insolite, implementando un approccio di sviluppo più verde e digitale per assicurare un turismo più sostenibile con un approccio di turismo circolare. La soluzione offerta da RECONNECT è quella di affrontare le esigenze e le sfide date, sviluppando e implementando un kit di strumenti per lo sviluppo di competenze e comportamenti a vantaggio di operatori, PMI locali, ONG, fornitori e governo locale.
Essendo in linea con le priorità della sostenibilità ambientale e degli obiettivi climatici così come le trasformazioni digitali, il progetto mira ad aumentare le competenze delle comunità turistiche locali su prodotti e servizi turistici più verdi e digitali attraverso:
Il partenariato RE-CONNECT realizzerà le seguenti attività:
Il progetto, co-finanziato dal programma Erasmus+ dell'Unione Europea,ha una durata di 24 mesi. Si è svolto a Catania il 31 maggio-1 Giugno 2022 il primo meeting in presenza dei partner: